Roseto, cronaca di un allagamento annunciato
Quando piove a Roseto, anche una quantità moderata di pioggia è sufficiente per allagare le strade, rendendole impraticabili. I tombini non riescono a smaltire l'acqua in eccesso, mentre le buche si riempiono rapidamente, creando situazioni di disagio per i cittadini.

Roseto, Italia.
La pioggia di ieri sera non è stata una novità, ma l'ennesima conferma di un disagio annunciato.
Strade allagate, traffico bloccato, cittadini che guardano l'acqua risalire dai tombini come se fosse un film già visto mille volte.
Le cause sono sotto gli occhi di tutti, ma nessuno sembra volerle guardare davvero.
La rete fognaria è un vecchio arnese arrugginito.
E' stata progettata e realizzata quando Roseto era poco più di un paesino e l'acqua piovana era una cortesia della natura, non un problema da gestire.
Tubi sotterranei che hanno la stessa capacità di un cannello da campeggio contro un incendio.
Il cemento è la vera malattia urbana.
Ogni palazzina, ogni parcheggio, ogni centimetro di asfalto è una ferita nel corpo della città.
Dove una volta c'era terra che respirava e assorbiva, oggi abbiamo una distesa di cemento.
Le superfici naturali capaci di trattenere l'acqua?
Sparite come i soldi in tasca dopo un pomeriggio al centro commerciale.
I tombini sono diventati cestini di rifiuti, trappole di foglie, ricettacoli di incuria.
Nessuno li pulisce, nessuno li manutiene.
Durante i lavori di asfaltatura, vengono ricoperti, intrappolati, dimenticati.
Serve un piano di guerra contro l'allagamento.
Bisogna avviare con urgenza una rivoluzione infrastrutturale, servono interventi immediati, visione strategica e investimenti lungimiranti.
Ogni allagamento non è solo un disagio: una bomba d'acqua improvvisa potrebbe causare danni rilevanti a persone o cose.
E i cittadini?
Alcuni puliscono i tombini sotto casa, altri aspettano che qualcuno risolva.
Intanto, la prossima pioggia è già alle porte: chissà se questa volta qualcuno avrà imparato la lezione.