Giuseppe Guerrieri, un benefattore tra terra e spiritualità

Giuseppe Guerrieri, affettuosamente chiamato "don Peppe", nacque il 5 agosto 1870 a Villa Ripa, piccola località alle porte di Teramo. Figlio di Camillo e Rachele Trifoni, proprietari terrieri locali, crebbe in un contesto familiare agiato e profondamente religioso.

1 Novembre 2024 - 14:55
27 Novembre 2024 - 16:28
Giuseppe Guerrieri, un benefattore tra terra e spiritualità
Giuseppe Guerrieri, agricoltore e benefattore di Roseto

Suo zio, don Francesco Guerrieri, parroco del paese, ebbe un ruolo decisivo nella sua formazione giovanile.
Nell'ottobre del 1881, contro la volontà del giovane Giuseppe, lo iscrisse al Seminario di Teramo con l'ambizioso progetto di avviarlo alla carriera ecclesiastica.
Nonostante l'iniziale riluttanza, Giuseppe si applicò con profitto negli studi, guadagnandosi la stima di professori e superiori per la sua disciplina e la sua profonda spiritualità.
Nel 1887, dopo aver concluso brillantemente il primo anno di liceo, suo padre Camillo decise di ritirarlo dal seminario per avviarlo alla gestione dell'azienda agricola di famiglia.
Trasferitosi a Cellino Attanasio, Giuseppe condusse una vita semplice, quasi eremitica, dedicandosi con passione all'agricoltura.
Si ispirò ai metodi innovativi di Padre Bonsignori, pioniere nel settore agrario, e si dimostrò un agricoltore all'avanguardia.
Pur mantenendo un'apparenza burbera, trattava i contadini con gentilezza e generosità.
Profondamente devoto a San Francesco d'Assisi, si iscrisse al Terzo Ordine Francescano, manifestando una spiritualità concreta e sociale.
Con il passare degli anni, Giuseppe maturò l'idea di destinare i propri beni a un'opera benefica.
Il suo patrimonio era considerevole: 142 ettari di terra, 10 case rurali, una casa padronale, un mulino, un frantoio e un palazzo a Roseto.
Inizialmente contattò i Salesiani, ma le trattative fallirono per divergenze sulla destinazione dei beni.
L'obiettivo di "don Peppe" era chiaro: fondare una scuola agraria per i figli del popolo.
La svolta avvenne nel novembre 1942, durante un incontro con don Giulio Albani, parroco di Roseto.
In quell'occasione, incontrò don Baronio, che gli presentò la rivista "La famiglia di Padre Piamarta", definendola l'istituzione più adatta al suo progetto.
Dopo alcuni anni di trattative, complicate dalla Seconda Guerra Mondiale, nel 1952 Giuseppe Guerrieri decise finalmente di donare tutti i suoi beni alla Congregazione della Sacra Famiglia di Nazareth, fondata da Padre Piamarta.
Negli ultimi anni della sua vita, Giuseppe fu seguito con amore dai religiosi dell'Opera Piamarta, in particolare da Padre Ettore Pelati.
Nonostante una grave malattia alla gola, mantenne una fede profonda, offrendo le sue sofferenze per la nascente opera.
Padre Ettore lo assistette con dedizione nei momenti più difficili della vecchiaia, migliorando la sua qualità di vita e restituendogli dignità e serenità.
Il 10 dicembre 1953, all'età di 83 anni, Giuseppe Guerrieri si spense nel piccolo ospedale "San Gabriele dell'Addolorata" (adiacente alla Piazza del Comune di Roseto).
I suoi funerali, presieduti dal Vescovo Mons. Battistelli, videro una grande partecipazione popolare.
La comunità religiosa ricordò Guerrieri come "uno dei più insigni benefattori dell'Opera di Padre Piamarta".
Nel cinquantenario della parrocchia, gli fu dedicato un monumento nel cimitero cittadino, progettato dall'architetta Maria Lucrezia Di Bonaventura.
La vita di Giuseppe Guerrieri rappresenta un raro esempio di generosità disinteressata.
Da agricoltore a benefattore, seppe trasformare il proprio patrimonio in un'opportunità di crescita per le giovani generazioni, realizzando il suo sogno di una scuola agraria e professionale a Roseto per "i figli del popolo" (anche l'attuale oratorio della Parrocchia del Sacro Cuore è stato realizzato grazie al suo lascito).
La sua storia traccia un percorso umano esemplare, rivelando che la vera ricchezza non alberga nell'accumulo di risorse materiali, ma nella capacità di trasformare ciò che si possiede in un dono prezioso per la comunità.

Lorenzo Mazzocchetti Ideatore e fondatore di Roseto24.it, unisce un grande desiderio di conoscenza a una buona dose di sana ironia. Sa raccontare le vicende locali con uno stile originale e coinvolgente, trasformando il sito in un punto di riferimento per chi vuole scoprire e vivere la città in tutte le sue sfumature.