Massimo Coppa, a tutta velocità verso il futuro
Il rosetano Massimo Coppa ha solo 17 anni, ma quando parla di moto sembra di ascoltare un veterano. Ha un entusiasmo contagioso e un'energia che si riflette non solo in pista, ma anche nel modo in cui racconta la sua avventura sulle due ruote. "La prima volta che ho provato la minimoto mi è piaciuta un botto", racconta con il sorriso che lo contraddistingue. Non è solo un pilota talentuoso, ma un ragazzo solare, umile e determinato, con il sorriso sempre pronto anche quando si parla di sacrifici e difficoltà.

Massimo, raccontaci come hai iniziato con le moto.
"Ho iniziato con il calcio e poi sono passato alle moto. Quel giorno in cui ho provato la minimoto sulla pista di Giulianova, mi è piaciuta talmente tanto che ho lasciato il pallone e ho iniziato subito con le due ruote. Avevo 9 anni appena. Nel 2018 ho partecipato al mio primo campionato con le minimoto 50cc e l'ho anche vinto (il 'Trofeo Marco Simoncelli'). Da lì è iniziato un percorso che mi ha portato a correre su moto sempre più potenti, fino ad arrivare a competere nelle categorie internazionali. È un viaggio incredibile, fatto di sacrifici, ma anche di tantissime soddisfazioni."
Come sei passato dalle minimoto alle categorie superiori?
"Dalle minimoto sono passato alle Ohvale, la prima moto a marce che ho guidato. Ho partecipato al campionato italiano, classificandomi in ottava posizione. Poi, dal 2020 al 2022, ho corso nella categoria Premoto3, sempre nel campionato italiano. È una moto più impegnativa, una 250cc che può raggiungere anche i 220 km/h. L'ho guidata dai 12 ai 14-15 anni. Nel 2023 ho corso nel campionato italiano Moto3, ottendo buoni risultati fino al momento dell'infortunio. L'anno scorso ho gareggiato nel "FIM JuniorGP", categoria "STOCK 600", un campionato internazionale gestito dalla DORNA, la stessa della MotoGP. Ho sfidato alcuni dei piloti più forti sui circuiti internazionali più famosi, come Jerez, Valencia, Barcellona, Portimao, Estoril e Aragon. Fortunatamente, i miei risultati sono sempre migliorati."
Qual è stata la gara che ti ha emozionato di più fino ad oggi?
"Sicuramente la prima volta in un campionato internazionale. Correre in circuiti storici, dove si sono sfidati i campioni del mondo, è stato incredibile. Sentire il rombo dei motori, la tensione sulla griglia di partenza, l'adrenalina... È qualcosa che non si può spiegare a parole. Ogni curva, ogni sorpasso è un mix di strategia, istinto e follia controllata."
Preferisci correre con il caldo o sotto la pioggia?
"Con il sole, sempre! Guidare sul bagnato non mi piace, anche se mi è capitato di doverlo fare. Quest'anno è accaduto nella seconda gara del campionato, pioveva abbastanza forte e in pista non si vedeva praticamente niente. La pioggia rappresenta sempre una sfida molto impegnativa per noi giovani piloti. Corriamo con qualsiasi condizione meteo, a meno che non si tratti di un diluvio vero e proprio."
Come ti prepari prima di una gara?
"La preparazione è fondamentale. Oltre agli allenamenti fisici, studio il circuito nei minimi dettagli. Guardo i video, analizzo le traiettorie e lavoro sulla concentrazione. Poi, il giorno della gara, cerco di rilassarmi il più possibile. Ho dei piccoli rituali, come ascoltare la mia playlist preferita o chiudere gli occhi e immaginarmi ogni curva della pista. E ovviamente un bel respiro profondo prima del via! Abbasso la visiera e tutto il resto scompare, restiamo solo io e la moto."
Come gestisci le emozioni quando sei in pista?
"È una battaglia continua tra razionalità ed emozione. Devi essere aggressivo, ma anche calcolatore. Se parti troppo forte rischi di sprecare energie o fare errori, se sei troppo cauto vieni superato. Trovo la mia concentrazione nel casco, oltre la visiera esiste solo la pista e tutto il resto si dissolve. L'emozione è fortissima, il cuore arriva a mille, ma non per la paura. È adrenalina pura. Soprattutto in partenza e alla prima curva devi essere super concentrato e un po' aggressivo, altrimenti ti superano tutti."
Qual è la sfida più grande che hai affrontato?
"Ogni stagione ha le sue difficoltà. Una delle più grandi è stata sicuramente il passaggio alle cilindrate superiori. La potenza della moto cambia completamente il modo di guidare e la gestione delle gomme diventa cruciale. La velocità di punta più alta che ho raggiunto finora è stata di 250 km/h, con la mia Yamaha R6. Purtroppo, ho dovuto anche fare i conti con degli infortuni che hanno compromesso alcuni campionati in cui stavo andando bene. Ma fa parte del gioco."
Come descriveresti il tuo stile di guida?
"Concentrato, determinato e sempre col sorriso. Anche se a volte ci vuole un pizzico di cattiveria, soprattutto in partenza e alla prima curva. Mi piacciono i circuiti tecnici, con molte curve veloci e saliscendi. Non a caso, la gara del 2025 che aspetto con più trepidazione è quella del Mugello."
Come riesci a conciliare lo sport con la scuola e gli altri impegni?
"Non è facile. Frequento la scuola e cerco di restare sempre al passo con lo studio, anche se a volte è complicato con gli allenamenti e le gare. Ho alcune agevolazioni come studente-atleta che mi permettono di programmare le verifiche. Tra le mie materie preferite ci sono il diritto e l'italiano, insieme alle discipline umanistiche in generale. Oltre alla moto, mi alleno anche con il pugilato, che mi aiuta a mantenere i riflessi pronti e a scaricare la tensione. Non faccio combattimenti, solo preparazione fisica. Poi, nel tempo libero, mi piace stare con gli amici e uscire il sabato insieme a loro. Insomma, le giornate sono intense, ma è il prezzo da pagare per inseguire un sogno."
Hai un idolo nel mondo delle moto?
"Ammiro piloti come Marc Márquez per l'aggressività e Enea Bastianini per la freddezza. Cerco di prendere ispirazione da loro, ma alla fine voglio costruire il mio stile. Un pilota deve avere un'anima propria, qualcosa che lo renda unico in pista."
Quali sono i tuoi obiettivi futuri?
"Nel 2025 correrò nella Sportbike del campionato italiano con un team di Roma, il J. Angel Racing Team. L'obiettivo è fare bene in questo campionato perché nel 2026 la categoria sarà inserita nel mondiale Superbike. Se riusciamo a ottenere buoni risultati, ci saranno più possibilità di accedere al mondiale. L'obiettivo è crescere sempre di più e arrivare il più lontano possibile. La prima gara sarà il 4-5 Aprile a Misano, ma questo fine settimana avrò i primi test con la moto a Vallelunga."
Vuoi ringraziare qualcuno per il supporto?
"Assolutamente sì! Un enorme grazie alla mia famiglia, che è il mio primo sponsor e mi ha sempre sostenuto. Poi ringrazio tutti gli sponsor, proprio tutti, perchè credono in me e mi permettono di inseguire il mio sogno."
Massimo Coppa è un giovane con i piedi per terra e tanta voglia di crescere.
Il suo percorso nel mondo delle due ruote è appena iniziato, ma con questa grinta e determinazione può arrivare lontano.
Se vedete il numero 22 sfrecciare a Misano o al Mugello, fate il tifo per lui.
Ha solo 17 anni, corre con il sorriso sulle labbra e sogna in grande!