Associazione “Qua la Zampa”: una passione incondizionata per gli animali

Siamo andati a trovare gli amici dell'Associazione "Qua la Zampa" che accoglie e ricolloca cani e gatti randagi o abbandonati. Abbiamo incontrato i simpatici e gentili volontari Lorella, Simonetta, Giuseppina, Tania, Morena, Alba, Alessandra e Sabatino. E fin dal primo istante abbiamo percepito la loro profonda dedizione e il loro sincero amore per gli animali.

13 Agosto 2024 - 17:04
4 Dicembre 2024 - 18:26
Associazione “Qua la Zampa”: una passione incondizionata per gli animali
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Associazione “Qua la Zampa”: una passione incondizionata per gli animali
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Associazione “Qua la Zampa”: una passione incondizionata per gli animali
Associazione “Qua la Zampa”: una passione incondizionata per gli animali
Associazione “Qua la Zampa”: una passione incondizionata per gli animali

È una mattinata d'agosto particolarmente afosa.
Lorella, la Presidente dell'Associazione, ci offre un succo di frutta fresco (rigorosamente biologico) mentre risponde alle nostre domande.

Buongiorno, grazie per aver accettato di concederci questa intervista.
Innanzitutto, ci puoi raccontare come è nata l'Associazione "Qua la Zampa" e qual è la sua missione principale?

"L'Associazione 'Qua la Zampa' è nata nel 2017. Una donna ha chiesto aiuto sui social perchè un gattino con la coda bruciata, probabilmente finito nel motore di una macchina, aveva urgente bisogno di essere portato dal veterinario. Un'altra donna ha risposto prontamente alla richiesta di soccorso. Si è creata così una forte amicizia collaborativa che, nel corso dei mesi seguenti, ha permesso di mettere in salvo altri amici a quattro zampe. Con il passare del tempo, si sono aggiunte anche altre persone con il comune desiderio di regalare una vita serena a questi essere stupendi.

Quanti volontari fanno parte dell'associazione e come riescono a prendersi cura di tutti gli animali che accogliete? 

"Siamo una decina di persone. Dobbiamo fare dei grossi sacrifici perchè oggi gli impegni lavorativi e famigliari non ci lasciano molto tempo libero. Cerchiamo di dedicare agli amici a quattro zampe che abbiamo in carico almeno una o due mezze giornate a testa, così da poterli far sgambare e socializzare sia la mattina che il pomeriggio. Poi ci sono anche emergenze, visite veterinarie, controlli preaffido, gestione dei social... Insomma è un secondo lavoro che però amiamo fare perchè ci ripetiamo sempre che tutti i nostri ospiti meritano un'adozione."

Quali sono le maggiori difficoltà che dovete affrontare?

"Sicuramente la difficoltà maggiore è quella di non avere il supporto dalle istituzioni, spesso ci sentiamo soli. Il Comune e gli Agenti della Polizia Municipale hanno l'obbligo di rispondere alle emergenze sul territorio e incentivare attività che prevengano il fenomeno del randagismo. Negli anni abbiamo chiesto un intervento preventivo attraverso un censimento e uno stanziamento fondi per la sterilizzazione di gatti e cani, ma ancora non si riesce a concludere nulla di serio. Noi, molto spesso, andiamo avanti spesso con le nostre forze e le donazioni dei nostri sostenitori. Sottolineiamo che i soldi che stanzia il Comune per il randagismo vengo utilizzati dall'Ente stesso e non sono destinati a noi."

Ci puoi descrivere la tipologia di animali che accudite e quali sono le loro storie? Quali sono i casi che vi hanno colpito di più?

"Abbiamo cani rinvenuti sul territorio di Roseto e dintorni e cani tolti da "canili lagher". Ospitiamo anche alcuni gatti trovati in condizioni disastrate. Le storie più comuni sono quelle di animali abbandonati che spesso vengono presi alla stregua di peluche da cucciolate private e poi, quando si capisce che sono un impegno, vengono abbandonati.
La storia più incredibile è quella di Matilda, di razza Amstaff, trovata in fin di vita a Roseto con evidenti ferite riconducibili a combattimenti tra cani e utilizzata per svariate cucciolate. Matilda aveva ferite sul volto e sul corpo e dopo alcuni mesi ha smesso all'improvviso di camminare con le proprie zampe. Dopo diversi controlli a Roma e altre visite veterinarie, è stata operata. Ora vive serena, ma porta ancora sul volto i segni della sofferenza."

Matilda

Qual è il processo di adozione per chi desidera dare una casa a uno dei vostri animali? Quali sono i requisiti e come selezionate le famiglie adottive?

"Noi seguiamo l’iter del "Preaffido", usato da tutte le associazioni riconosciute in Italia. E' necessario compilare un modulo di preaffido, ossia un questionario conoscitivo iniziale. Successivamente effettuiamo un controllo di preaffido che, di fatto, è un incontro conoscitivo con una volontaria vicina alla zona dell’adottante. 
I requisiti degli adottanti devono essere sicuramente consapevolezza del grande impegno che è l’adottare un cane o gatto e la responsabilità di fare una scelta per la vita. Naturalmente, ogni cane o gatto ha delle esigenze e dobbiamo incrociare le caratteristiche del futuro adottante con quelle dell’animale, cercando di capire se possano essere compatibili.
Non è detto che il cane o gatto che scegliete sia adatto a voi: cercate di fidarvi dei nostri consigli e dei consigli del nostro educatore cinofilo."

Oltre all'attività di accoglienza e ricollocamento degli animali, avete anche altre iniziative legate alla sensibilizzazione e alla prevenzione dell'abbandono?

"Sì visitiamo molti canili in Abruzzo dove spesso i cani non hanno possibilità di sgambare e socializzare e necessitano di essere "sponsorizzati" (altrimenti rimarrebbero a vita in una gabbia). 
Inoltre, abbiamo in programma una giornata di microchippatura gratuita per il 15 settembre 2024 che permetterà di inserire il microchip obbligatorio a cani e gatti gratuitamente (anche grazie al patrocinio del Comune)."

Quali sono i vostri principali progetti per il futuro e come i cittadini possono supportare concretamente il
vostro lavoro?

"Innanzitutto, gradiremmo un maggior supporto da parte delle Istituzioni, così da arginare il problema alla fonte:

1. Realizzando campagne di mappatura del territorio, individuando le zone / aziende agricole / privati dove maggiormente vengono rinvenuti randagi.

2. Sensibilizzando e, se necessario, multando (sempre nel rispetto della legge sul randagismo). 

Stiamo anche pensando di portare avanti iniziative di sensibilizzazione nelle scuole. I giovani sono il futuro e una corretta educazione può cambiare le sorti di tanti animali. C’è ancora tanto da fare, ma il nostro motto è 'never give up!'No, non molleremo!"


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